Cosa potete aspettarvi da un lunedì? Siate sinceri! In genere, nulla di buono.
Eppure, eppure, un cielo dorato al mattino lasciava presagire qualcosa di buono nonostante fosse lunedì.
Inoltre Ciccina era tornata dalla Maremma maiala con olio, vino e miele e questo era pure meglio.
Finita una pomeridiana e logorroica riunione di 3 ore, poco conclusiva e foriera di successivi incontri, miagolavo un po’ in internet prima di prendere la strada di casa e pensavo a quanta gente piace parlare per sentirsi la voce, quando, ad un tratto, squilla il telefono.
Ma chi può mai essere a quest’ora in un ufficio deserto?
ERA CICCINA!
Allegra come un fringuello (chissà cosa avranno da stare allegri i fringuelli?) e fresca come una rosella nonostante le 7 (sette) ore di viaggio era uscita a fare la spesa e aveva scoperto in un super un angolo esotico (leggi scaffale delle delizie ): mi proponeva una cena giapponese, certa che io sapessi cucinare il salmone in crosta di sesamo!
MA CHE SONO, DON ALFONSO IO???????????????????
Comunque era fatta (la spesa).
Bisognava agire in fretta. Benedetto mister Google, in pochi secondi mi trova una ricetta della cara mon petit Choux de Bruxelles: pollo al sesamo (e benedetta anche Cavoletto di Bruxelles.it!!!!).
Pollo o salmone per me pari son! Nel senso che non sono carni rosse (requiescat in pace).
Di corsa a casa a preparare il set fotografico perché ormai non si mangia se non si scatta qualche foto (che incubo!).
Si riesumano tovagline americane improbabili e un po’ ammuffite, si accendono candele, si cerca come disperati il regalo di Natale di Paolo, un coreografico set di coltelli giap intonsi (quasi un regalo di nozze) e (lassù qualcuno ci ama!) troviamo anche due piccoli vassoi in vera plastica monouso (lavati e conservati perché non si sa mai e: visto che avevo ragione a volerli conservare?) dell’ultimo take a away al risto-giap.
Salmone in crosta di sesamo
For two ordinary people:
Salmone fresco 400 gr.
Semi di Sesamo 150 gr. (mezza bustina)
Albumi 2
Salsa di soia (giapponese, giusto?) 50 gr.
Succo di limone 50 gr.
Olio evo (perché l’olio di sesamo non c’è, altrimenti…)
Zucchero di canna 3 cucchiaini
Sullo sfondo palpita la bianca ricetta di Cavoletto.
Dopo aver indossato il kimono si entra regalmente in cucina, ci si inchina ai fornelli e:
bagnate il salmone a pezzi nell’albume sbattuto e sprimacciateli forte nei semi di sesamo, uno per volta, please (insomma, come fare una cotoletta in bianco, no?). In una padella antiaderente (ok, non ho il wok e allora? VOGLIAMO LITIGARE?) mettete a scaldare poco olio, aggiungete i pezzi di salmone e tenete la fiamma viva cuocendoli un paio di minuti per lato finché si dorano, poi abbassate la fiamma, coprite con sollecitudine e portate a cottura in altri 5-6 minuti rigirandoli con attenzione.
Nel frattempo preparare la salsa con la soia, il succo di limone, lo zucchero e ½ cucchiaino di olio.
Servite in tavola.
Il sale!?! Cavoletto, ti sei scordata il sale???? ;- ]
5 commenti:
Mi sto rotolando dalle risate! :-))) Una ricetta raccontata in modo così divertente non l'avevo ancora letta! Grande!
E la faccenda del set fotografico poi! I commensali dei foodblogger possono presentare domanda per la santità!
Complimenti!
Patt
Grazie Patt!
Le tue visite sono un piacere.
I like Scribbacchini too!
GENIALI !!!
Siete riusciti a rendere perfettamente l'idea...sindrome del foodblog: se non scatti non mangi!!
>^^<
Niente da dire...molto divertente!! Ho scoperto attraverso gli scribacchini questo blog... e ho avuto l'impressione di una vera, genuina, boccata di ossigeno. Vi metto senza dubbio nei miei link. A presto, Glò.
UAU, ragazze, mi fate arrossire?!
;-]
Posta un commento