domenica 17 febbraio 2008

Piatti, non parole!!!


La vita dei supereroi è molto impegnata, a volte intricata (?).
Voi immaginate che ogni tanto una domenica scorra tranquilla, quasi inerte… e, mentre state aspettando gli amici che vogliono festeggiare con voi la nuova auto (per la cronaca una Peugeot 306 o 308, boh?) e portarvi a mangiare nel sicuro porto di Pozzuoli, ecco che giunge la chiamata!
“Ciccina?” urla una sconosciuta.
“Ehh?” fa la bella inopportunamente in vivavoce.
“Oh, Ciccina ho rotto un piatto!”
E chi se ne frega mormoro io, la prossima volta stai più attenta. Giusto?
“Oh, Ciccina, mi devi aiutare!” pretende l’interlocutrice misteriosa “del servizio buono di mammà, quello del MATRIMONIO!!!!” continua la dessa.
“Mein Gott!!” esclama la bella poliglotta mentre io comincio a strabuzzare e lei a partecipare al dramma.
Eccola lì la vita.
Basta una parolina e le cose cambiano.
Almeno per le donne (non sposate).
La guardo (Ciccina) e la vedo con gli occhi sbarrati, il labbro imperlato di sudore, i capelli frementi, partecipe e addirittura compartecipe al dramma (matrimoniale).
Solo per una schifosa parolina.
Uno si immaginava di andare a Pozzuoli, una domenica serena, magari una frittura di pesce (perché a mare non c’è ancora tanta munnezza) e invece ìncipe il dramma su di noi, così, come se niente fosse.
Insomma, chiuppiti cchià (che a Napoli significa: per non portarvela a lungo), i genitori della sua amica emigrata salgono ospiti tra qualche giorno e vorranno mangiare nel servizio buono e lei (proprio ieri) ha rotto il piatto tondo di portata.
E chi se ne frega!, bofonchio io uomo vile e già arreso al destino.
“Flat?”
“Eccomi”
“Dobbiamo andare a comprare un piatto”
(eccola)
“Ma è domenica!!!!” tento speranzoso.
Solimene non chiude mai.” risponde il comandante Carlas.
“Ma Totti e Titta con l’auto nuova?”
“Verranno con noi”.
“Ma dove?” (mo mi incazzo, eh?).
“A Vietri, sul mare.”
A beh, poteva andare peggio.
A volte mi faccio schifo da solo per quanto capitolo presto.

Trenta minuti, baci e abbracci, oh, ma che bella questa auto nuova nuova?! e siamo sull’autostrada per Salerno (A3 per i cultori) diretti a Vietri sul mare (da non credere, no?).

Ed ecco Solimene che ci attende.
La fabbrica è notevole, un palazzo degli anni ’60 (credo) ricoperto di fondi di vaso, originale e bello.
Certo stona un po’ con l’ambiente della costiera amalfitana ma (come si dice?) chi non risica…
Nella fabbrica stanno girando un episodio di una serie tv “Capri” che non mi dice niente ma c’è tanta gente eccitata (tra il pubblico).
Passiamo indenni ed entriamo.



Il negozio più disordinato che abbia mai visto!
A destra un bancone e da tutte le parti piatti e stoviglie a mucchi e pile, vale il viaggio!
Teste di cavallo, statuine, vasi, insomma l’incredibile in ceramica!
Ciccina viene indirizzata nella difficile ricerca e arruola Totti&Titta.
Ho detto difficile? Impossibile! Perché non c’è ordine nelle serie!
Da non credere.
Mi defilo e faccio un po’ il cascamorto con la bella banconista.
“Fate piatti anche per ristoranti?”
“Certo!” fa la bella e mi porta (per mano) in una sala da sballo dove custodiscono (e vendono a pochi soldi) gli avanzi (esuberi, errori, cambi di marchi…).



Le lascio la mano allibito e lì mi perdo.
L’ebbrezza di Noè (carinissima vineria di Napoli, ciao Luca!), Valeggio sul Mincio, Cosenza, ristoranti di tutta Italia anzi di tutto il mondo (francesi, americani, cinesi di Hong Kong)!
Insomma, uno sballo!
Comincio a sognare un nuovo servizio di piatti (senza matrimonio) con ogni piatto diverso!!!!
Oppure, ancora meglio, la mitica trattoria di Flat con il proprio marchio!!!!
Penso al colore del fondo, al bordo, al logo.
Le variazioni di colore mi prendono in un vortice, fondi chiari per capire cosa mangi, bordi scuri ed eleganti, loghi piccoli ma incisivi…

Come fu, come non fu… mi vengono a ripescare alle 13, sconfitti, per andare a mangiare.
Bel problema questo.
Usciamo a mani vuote perché del piatto con le foglie marroni e verdi dell’emigrata non vi è traccia.
Per fortuna i buoni Totti&Titta ricordano una trattoria segnalata da amici a Pogerola.
E già! Perché, lo so che non ci crederete, ma la costiera amalfitana non è solo Positano, Amalfi, Ravello e via dicendo ma esistono tanti paesini in alto sulle montagne a picco sul mare che valgono la pena di essere visti e … degustati.



Al fin si giunse…

Piccola piazza, facile parcheggio, bel panorama e viuzze candide (senza munnezza tanto per capirci).
Ci sediamo nella veranda della Trattoria delle sorelle Rispoli e guardiamo incantati il panorama di fronte.
La frazione di Scala (e le sue scale…) e Ravello e il suo costone a picco, mai visto prima!


Una delle sorelle ci porta il menu





Ci concentriamo sui primi (siciliana al forno e tagliatelle calamari e vongole).



Che non corrispondono al menu ma chi se ne frega perché sono molto appetibili anche se poco fotografabili.
E chiudiamo satolli sui dolci (delizie al limone e torta ricotta e pere).



Che invece ci sembrano poco caserecci ma con un ottimo rapporto calorie/prezzo.
Il conto è da trattoria e, in un posto così bello, sembra strano non pagare anche il panorama…
L’estetica dei piatti (e delle sorelle) lascia invece a desiderare ma che vogliamo fare?
Chi siamo noi per opporci al destino?



PS: accettano i cani.

7 commenti:

Gloricetta ha detto...

Magnifica fabbrica, mi sarei persa anch'io volentieri e poi il cambio di rotta è stato proficuo. Alle volte bisogna rassegnarsi a questo destino "ostile".

flat eric ha detto...

Sagge parole!
;-]

miciapallina ha detto...

Ma il mangiare ne valeva la pena?
Sai..... dopo aver cercato con il gps la trattoria dalle parti del lago (dove poi non siamo potuti andare causa pioggia).... adesso mi tocca segnare anche questa qui!
DEVO andare a vedere le cose che descrivi tu!
O saggio uomo!
nasinasi

flat eric ha detto...

Aspetta la prossima e vedrai...

Anonimo ha detto...

salve , una precisazione sulla Ceramica Artistica Solimene Vincenzo srl.
la struttura e' stata realizzata da Paolo Soleri ed e' la sua unica opera italiana.
e' stata completata nel 1954.
ciao

Anonimo ha detto...

salve , una precisazione sulla Ceramica Artistica Solimene Vincenzo srl.
la struttura e' stata realizzata da Paolo Soleri ed e' la sua unica opera italiana.
e' stata completata nel 1954.
ciao

flat eric ha detto...

Grazie Anonimo anonimo, bella cosa la cultura!
La tua non è una precisazione ma un regalo che ci fai!!
Paolo Soleri è una grandissima personalità dell’architettura italiana (anzi dell’Arcologia: Architettura & Ecologia!), quasi sconosciuta in Italia.
Vive ad Arcosanti ed ha la stessa età di mio padre (?e chi se ne frega?) ma spero sia un po’ meno r…
Gente andate a vedere nei link sopra chi è costui. Non si finisce mai di imparare!
PS: Anonimo ancora grazie (e inventati anche un nickname [in italiano: nomignolo o soprannome] per favore).