Bene! Oggi è il compleanno di Ciccina! Compie 36 (dicansi trentasei) inverni (alcuni piacevoli, altri no. come tutti).
Questo è cominciato freddino ma vediamo di riscaldarlo un pò!
E ho giurato (a me stesso perchè a lei non è che tanto gliene frega...) di fare un post "very real time". Insomma come fate voi, no?
Innanzitutto cominciamo a prenderci un giorno di ferie (per essere pignoli: due, uno lei e uno io [par condicio]).
Sinceramente non credo che per questo lo stato della Campania peggiorerà di molto (ma non si sa mai. Fatemi sapere).
Bene, com'è come non è, carichiamo il Pollo e partiamo verso mete e gite agognate da tempo.
Più o meno da quando a Natale le ho regalato la carta dei sentieri dei monti Lattari (leggi: penisola sorrentina- amalfitana).
Direzione Nerano in penisola sorrentina.
Il pensiero che oggi amici e nemici siano al lavoro ci conforta durante il viaggio.
E infine giungiamo.
Come potete ammirare lo spettacolo è splendido!
Niente munnezza (in tutti i sensi e le accezioni).
Siamo soli sulla spiaggia.
Da qualche parte un martello batte lontano e un pescatore pitta la sua barca.
E noi.
Quanto basta.
Ciccina dispiega la mappa e ci avviamo felici ... incontro all'avventura!
Il tempo è splendido e l'aria mite, sembra primavera!
(io per precauzione prenoto due posti al Ristorante Mariagrazia perchè non si sa mai, dovesse arrivare un pulman di giapponesi?).
Il sentiero è splendido, facile in lieve salita all'inizio e poi in discesa!
Incontriamo una torre saracena diroccata e subito dopo il panorama si apre sulle isolette dei Galli, una meraviglia!
Ed ecco la meta: la baia di Recommone!
Nessuno, solo un contadino solitario che cura l'orto.
Ci saluta scontroso (ma non so dargli torto).
Facciamo le solite cazzate sulla spiaggia, tipo: tirate legnetti al Pollo che si guarda bene dal riprenderli, toccare l'acqua e dire che è fredda ma non è gelida, fumare una sigaretta, guardare la petroliera che passa, l'acqua trasparente...
Provo anche a tirare la pietra piatta che saltella tre volte, Ciccina non mi ha visto.
Desisto con una certa dignità.
Passata la mezz'ora si riprende il sentiero per tornare a Marina del Cantone (leggi: Nerano), dovessero mai arrivare veramente i giap?
Per una stupida e misteriosa legge del "contrappasso" (vedi Murphy) ciò che prima era in discesa diviene salita. Ma ce la facciamo.
Siamo con solo 20' minuti di anticipo (perfetto).
Ci sediamo felici e ordiniamo anche se in realtà da Mariagrazia c'è poco da ordinare:
antipasto e spaghetti alla Nerano (con le zucchine).
Punto.
Se volete il pesce c'è ma ci sono anche altri ristoranti (tra i migliori della penisola sorrentina tipo Taverna del Capitano e Quattro passi).
Ciccina voleva mangiare gli spaghetti alla Nerano e allora punto.
Nell'attesa Ciccina mi spiega come si arrotolano i tovaglioli per la ns. futura trattoria.
Ma per fortuna arriva l'antipasto.
Che dire... guardate e giudicate da soli.
Lo spazzoliamo via con allegria ciarlando del più e del meno (e anche sparlando un pò di chi sta lavorando [chiedo scusa, ora sono pentito]).
E poi, meraviglia delle meraviglie, arriva il piatto forte:
gli spaghetti alla Nerano!!!!!!
Per la contentezza parliamo a bocca piena (non si fa) e le racconto come ho imparato a farli mentre lei mi chiede come si fanno!
Le ripeto come ho imparato a farli mentre lei, felice, con uno spaghetto che sporge dal dolce labbro, mi chiede se ci mettono l'uovo.
Le racconto la ricetta e lei, contenta, chiede (ancora) al signore che ci serve se c'è l'uovo.
(E NO, CHE NON C' E' L'UOVO E CHE C....)
No signora- fa lui compito - non c'è uovo né panna.
Allora le svelo il segreto della cremina ma continua a guardarmi dubbiosa.
Ma passa un gabbiano, un battito d'ali e chiediamo il dolce saltando il secondo.
La delizia al limone è deliziosa (eh, eh, eh) e paghiamo contenti della giornata un prezzo non da trattoria ma tant'è (70 euri).
Ci guardiamo felici.
Lei fa: "Andiamo?"
Le rispondo ammiccante: "Dove vuoi tu, amore."
Fine della prima puntata.
Questo è cominciato freddino ma vediamo di riscaldarlo un pò!
E ho giurato (a me stesso perchè a lei non è che tanto gliene frega...) di fare un post "very real time". Insomma come fate voi, no?
Innanzitutto cominciamo a prenderci un giorno di ferie (per essere pignoli: due, uno lei e uno io [par condicio]).
Sinceramente non credo che per questo lo stato della Campania peggiorerà di molto (ma non si sa mai. Fatemi sapere).
Bene, com'è come non è, carichiamo il Pollo e partiamo verso mete e gite agognate da tempo.
Più o meno da quando a Natale le ho regalato la carta dei sentieri dei monti Lattari (leggi: penisola sorrentina- amalfitana).
Direzione Nerano in penisola sorrentina.
Il pensiero che oggi amici e nemici siano al lavoro ci conforta durante il viaggio.
E infine giungiamo.
Come potete ammirare lo spettacolo è splendido!
Niente munnezza (in tutti i sensi e le accezioni).
Siamo soli sulla spiaggia.
Da qualche parte un martello batte lontano e un pescatore pitta la sua barca.
E noi.
Quanto basta.
Ciccina dispiega la mappa e ci avviamo felici ... incontro all'avventura!
Il tempo è splendido e l'aria mite, sembra primavera!
(io per precauzione prenoto due posti al Ristorante Mariagrazia perchè non si sa mai, dovesse arrivare un pulman di giapponesi?).
Il sentiero è splendido, facile in lieve salita all'inizio e poi in discesa!
Incontriamo una torre saracena diroccata e subito dopo il panorama si apre sulle isolette dei Galli, una meraviglia!
Ed ecco la meta: la baia di Recommone!
Nessuno, solo un contadino solitario che cura l'orto.
Ci saluta scontroso (ma non so dargli torto).
Facciamo le solite cazzate sulla spiaggia, tipo: tirate legnetti al Pollo che si guarda bene dal riprenderli, toccare l'acqua e dire che è fredda ma non è gelida, fumare una sigaretta, guardare la petroliera che passa, l'acqua trasparente...
Provo anche a tirare la pietra piatta che saltella tre volte, Ciccina non mi ha visto.
Desisto con una certa dignità.
Passata la mezz'ora si riprende il sentiero per tornare a Marina del Cantone (leggi: Nerano), dovessero mai arrivare veramente i giap?
Per una stupida e misteriosa legge del "contrappasso" (vedi Murphy) ciò che prima era in discesa diviene salita. Ma ce la facciamo.
Siamo con solo 20' minuti di anticipo (perfetto).
Ci sediamo felici e ordiniamo anche se in realtà da Mariagrazia c'è poco da ordinare:
antipasto e spaghetti alla Nerano (con le zucchine).
Punto.
Se volete il pesce c'è ma ci sono anche altri ristoranti (tra i migliori della penisola sorrentina tipo Taverna del Capitano e Quattro passi).
Ciccina voleva mangiare gli spaghetti alla Nerano e allora punto.
Nell'attesa Ciccina mi spiega come si arrotolano i tovaglioli per la ns. futura trattoria.
Ma per fortuna arriva l'antipasto.
Che dire... guardate e giudicate da soli.
Lo spazzoliamo via con allegria ciarlando del più e del meno (e anche sparlando un pò di chi sta lavorando [chiedo scusa, ora sono pentito]).
E poi, meraviglia delle meraviglie, arriva il piatto forte:
gli spaghetti alla Nerano!!!!!!
Per la contentezza parliamo a bocca piena (non si fa) e le racconto come ho imparato a farli mentre lei mi chiede come si fanno!
Le ripeto come ho imparato a farli mentre lei, felice, con uno spaghetto che sporge dal dolce labbro, mi chiede se ci mettono l'uovo.
Le racconto la ricetta e lei, contenta, chiede (ancora) al signore che ci serve se c'è l'uovo.
(E NO, CHE NON C' E' L'UOVO E CHE C....)
No signora- fa lui compito - non c'è uovo né panna.
Allora le svelo il segreto della cremina ma continua a guardarmi dubbiosa.
Ma passa un gabbiano, un battito d'ali e chiediamo il dolce saltando il secondo.
La delizia al limone è deliziosa (eh, eh, eh) e paghiamo contenti della giornata un prezzo non da trattoria ma tant'è (70 euri).
Ci guardiamo felici.
Lei fa: "Andiamo?"
Le rispondo ammiccante: "Dove vuoi tu, amore."
Fine della prima puntata.